Per il grande storico francese non c’è storia senza geografia, né geografia senza storia, in quanto entrambe queste discipline hanno per oggetto lo studio dell’uomo: la prima nel tempo, la seconda nello spazio.
Questa impostazione comporta dunque una visione articolata del tempo, da quello geografico della lunga durata, quasi immobile, al tempo sociale fino al tempo individuale.
Il testo interpreta la lezione braudeliana come uno stimolo ed estende l’orizzonte della riflessione storiografica, incrociando l’aspetto geografico con quello storico, il punto di vista cronologico con quello tematico.
Ogni Unità è caratterizzata in tre momenti:
1. la rubrica Geostoria inquadra l’epoca storica oggetto dell’Unità in una prospettiva mondiale;
2. il racconto storico si snoda seguendo una prospettiva prevalentemente europea o mediterranea e fornisce ricchi quadri di civiltà;
3. l’Altra storia, la storia tradizionalmente dimenticata.
Infine, tra le Unità trovano posto le Lezioni di metodo: un’occasione per esemplificare il lavoro dello storico e acquisire competenze che potranno essere utilizzate dagli studenti anche in altri contesti storici e in altre discipline.